Lacryma Christi: tra storia e leggenda

Lacryma Christi: tra storia e leggenda

Il Lacryma Christi (o Lacryma Christi del Vesuvio, o Vesuvio) è uno dei vini campani prodotti alle pendici del Vesuvio, la cui origine, come accade per i migliori vini italiani, si perde tra storia e leggenda. Secondo il disciplinare il Lacryma Christi può essere bianco rosso o rosé.

Il nome Lacryma Christi infatti, deriva da una leggenda che narra che Lucifero, l’angelo cacciato per le sue nefandezze dal Paradiso, rubò dispettosamente proprio un pezzo del Paradiso e appena completato il furto, sprofondò poi nelle viscere dell’Inferno lasciando dietro di sé una voragine da cui sorse il Vesuvio. Si dice che Gesù, riconoscendo nel Golfo di Napoli il Paradiso rubato, pianse lacrime copiose e dalle sue lacrime nacquero i vigneti di questo vino.

Storicamente, la viticoltura era praticata in queste aree nei pressi di Torre del Greco fin dal V secolo avanti Cristo, grazie alla popolazione greca dei Tessali. Una cosa è certa: oggi come ieri le eruzioni del vulcano danno una fertilità straordinaria ai terreni e un gusto unico al Lacryma Christi.

Ma come riconoscere un buon Lacryma Christi? Il Lacryma Christi bianco è uno dei più famosi vini bianchi campani a denominazione di origine controllata. Nasce dai vitigni autoctoni a piede franco Falanghina e da almeno il 12% di Coda di Volpe, localmente detta Caprettone. Ha un bel colore giallo paglierino chiaro e si distingue per una mineralità particolare. È un vino bianco fresco e fruttato, perfetto con gli antipasti e i piatti di mare e i secondi di carne bianca.

Il Lacryma Christi rosso invece ha un bel colore rosso rubino e un carattere deciso e rotondo, dato dall'unione di Piedirosso (noto come Per e' Palummo) e Aglianico (le stesse uve usate per il Lacryma Christi rosato), ed è perfetto con i ragù e gli intigoli di carne.

La cantina Mastroberardino e la cantina Feudi di San Gregorio sono le due aziende che hanno reso famosi i vini campani doc, e grazie alle quali questa piccola e interessante denominazione è presente oggi sulle tavole di tutto il mondo.

 

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