Ercolano Antica

Ercolano Antica

Un luogo della memoria che, come affermava già Amedeo Maiuri, “va considerata come una città e non come una miniera di opere d’arte, una città minore e diversa da Pompei, ma non per questo meno importante, con la sua fisionomia urbanistica, con la sua civiltà e, quel che più importa, con il suo volto umano”.

Nel 79 d.C. un boato improvviso interruppe lo scorrere quotidiano della vita alle falde del Vesuvio: Ercolano fu investita dapprima da nubi ardenti con una temperatura di circa 400° che viaggiavano ad una velocità di oltre 80 km orari e poi da colate di fango che seppellirono la città sotto una coltre di circa 20 m di materiale vulcanico.

Il particolare tipo di seppellimento di Ercolano, causato da ondate di fango vulcanico che hanno sigillato l’antica città sotto una coltre piroclastica di circa 20 m di spessore, ha consentito la sopravvivenza degli arredi delle case. Ercolano conserva un patrimonio di oggetti in legno assolutamente unico che va dai serramenti di 2000 anni fa come porte, finestre, tramezzi, fino agli arredi come armadi, casse, larari, letti e tavolini in legno, frutto di un lavoro artigianale realizzato con grande perizia.

 

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